La parata, perché di questo si tratta, si svolge in modo molto diverso dalle manifestazioni che si vedono in Italia. Su tutto il percorso, che taglia in due il centro della City, le persone, dietro le transenne, cui si accede solo se autorizzati dall’organizzazione severissima e puntuale, celebrano e festeggiano il passaggio di carri, camion, associazioni, gruppi e performer. L’evento è a tutti gli effetti istituzionale: lo testimonia la presenza delle forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito, o dei dipendenti del Ministero della Difesa. Tutti con la bandiera o la coccarda arcobaleno, simbolo della comunità LGBT. Si ricorda Orlando, si incita ai diritti degli omosessuali nei paesi musulmani o a permettere matrimoni tra persone dello stesso sesso in Asia. Ma quello che è radicalmente diverso dall’Italia, è la presenza delle aziende: tutte le più grandi hanno qui la loro delegazione di dipendenti a sfilare. Dalle TLC alle banche, dalle bibite ai supermercati. Associazioni sportive di rugby o di calcio, sfilano sotto le urla incitanti della folla. È una festa, la festa di tutti, molti anziani, molti bambini, molta musica, molta allegria. La marcia si conclude con il passaggio delle frecce tricolore, che in Italia si vedono solo per festeggiare la Repubblica, ma qui, è stata la festa di tutti.